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ANNA e MARIO DEL BIANCO

LA MIA GIOIA!
(Ma paix et ma joie!)

Poesia composta da S.TERESA di GESÙ BAMBINO il 21 gennaio 1897 per Madre Agnese di Gesùin occasione della sua festa.


"Tutta la mia anima è qui", dice semplicemente Teresa consegnando La mia gioia! a Madre Agnese per la sua festa, il 21 gennaio 1897 (Sant'Agnese). Questa lirica è una delle più stupende e più ricche che ella abbia scritto nel momento stesso che affronta i passi più terribili della sua prova della fede e presto dell'agonia. Dietro un'espressione e delle immagini apparentemente ingenue, c'è un atteggiamento di fede e una lotta mistica espressi senza ricerca artistica, ma con una intensità interiore e una forza vitale sorprendenti. Ogni parola misura il peso d'esperienza e di maturità, e lo svolgimento delle strofe ci fa veramente penetrare l'anima di Teresa, anche se usa un metro adatto alle canzoni (l'ottonario) come per cambiare registro.

La sua anima è quella di sempre con le sue antinomie: ottimismo di fronte alla vita e intelligenza della sofferenza, amore bruciante per Gesù e impegno di fargli piacere in tutto, consapevolezza amata della propria piccolezza e magnanimità nella maternità spirituale.

E soprattutto la sua anima d'oggi, nell'ora in cui confida a suor Teresa di Sant'Agostino: "Non credo alla vita eterna, mi sembra che dopo questa vita mortale non ci sia più nulla (...). Tutto è scomparso per me, non mi resta più che l'amore" (DE, p. 786). Com'è che Teresa assume uno stato interiore così tragico? E com'è che fissa la sua gioia in una luce inespugnabile? La risposta viene da questa poesia. La quale annuncia già la pagina famosa del giugno 1897: " Signore, tu mi colmi di gioia con tutto ciò che fai" (Ms C, 7r). Temi identici si trovano nei due testi: gioia nella sofferenza, lotta incessante, attenzione nel nascondere tale sofferenza agli altri e se possibile a Dio stesso, e nell'offrirla per i suoi fratelli (tuttavia PN 45 non menziona gli increduli).

Ma la poesia mette pure in rilievo per contrasto i progressi realizzati da Teresa nei mesi che seguono. In gennaio, la sua gioia è ancora un atto di fede volontaria e nel complesso poco allegra. Queste tracce d'altronde commoventi di volontarismo saranno spazzate via in Una rosa sfogliata (PN 51), dove Teresa tocca il punto estremo dell'abbandono. Nell'infermeria si comporterà molto naturalmente, in una chiara allegria. Il segreto d'un tale rilassamento è la "piccola via", qui chiaramente affermata (str. 3-4), infaticabilmente vissuta a misura che s'aggrava la prova.

Il sorriso ed i fiori di La mia gioia! non cambiano lo stato delle cose. Il verso "amo tanto la notte che il giorno" - di sorprendente bravura - è fondamentale sul piano teologico e spirituale. Teresa firmerà questa terribile affermazione in tutta la sua condotta fino alla morte. Lo stesso è per la sfida: " Che m'importa la morte o la vita?", eroicamente reiterata in infermeria, mentre l'alternarsi del meglio e del peggio porta a compimento in lei l'impazienza di morire.

Preziosa come documento autobiografico, la lirica richiama l'attenzione anche per la forma. Il passare delle quartine (FT A) alle strofe di otto versi (Ms B) le conferisce più respiro e consistenza. Belle immagini alzano il tono del discorso, come "la rosa primaverile" accompagnata in modo inatteso e poetico a "non effimera" proprio quando la rosa traduce con chiarezza il sentimento dell'effimero; oppure quel "cielo azzurro" che "affonda" nella notte.

Il seguirsi dinamico delle strofe in linea spezzata meriterebbe un'analisi approfondita. Nelle due ultime strofe, il tempo è accelerato e le immagini sempre più riaccese. Il fuoco della sofferenza e dell'amore ha spogliato completamente Teresa che si perde nella gioia, identificata a "Gesù, mia gioia" (che suona come una specie di apposizione).

Zampillando come da un mazzo di fiori finale, il verso superbo compie la personalizzazione della gioia, che fin dalla prima strofa, "si trova" nel cuore di Teresa, le "sorride". Gioia che non è altro che Gesù stesso, invisibile ma presente nel cuore della sua notte.


"La mia gioia!"
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Da "PERCHÉ TI AMO, MARIA!"

LA MIA GIOIA!
(S. Teresa di G.b.)
 
Ad. Testo e Musica di
MARIO DEL BIANCO
 
"La mia gioia!"
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