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ANNA e MARIO DEL BIANCO

 

Anna e Mario Del Bianco
CANTO DEI SALMI

Grandi cose Ave Maria Proteggimi, o Dio Il Signore è mia luce Grande è il Signore Sollevate porte
O Dio, tu sei qui Mostraci, Signore Sui Fiumi di Babilonia Beato l'uomo O Regina, voglio lodarti Cantate a Lui
O SIGNORE, NOSTRO DIO
(Sal. 8)
 
 O Signore, nostro Dio (Sal. 8)
Rit.:  O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza,
la tua magnificenza.
 
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli,
al silenzio nemici e ribelli.
 
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
 
Rit.:  O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza,
la tua magnificenza.
 
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
 
tutti i greggi  e gli armenti,
tutte le bestie  della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
 
 O Signore, nostro Dio (Sal. 8)

Questo meraviglioso inno esalta la grandezza di Dio che si manifesta nell'opera

della creazione. I bambini e gli uomini semplici sono pieni di ammirazione

 per ciò che i sapienti della terra e nemici di Dio, nella loro superbia

e a loro confusione, non comprendono (2-3).

Il Signore, creando l'uomo a sua immagine e somiglianzà, l'ha reso di poco

inferiore a se stesso e l'ha collocato al di sopra di tutta la creazione.

 Nell'uomo, Dio ha raccolto e sintetizzato la gloria e lo splendore dell'universo;

per mezzo della sua intelligenza, l'uomo diviene, in certo modo, tutte le cose,

è chiamato a collaborare alla stessa opera creatrice di Dio e a partecipare

al suo dominio su tutto il creato. Per mezzo dell'uomo, le cose parlano al loro Creatore:

egli è l'interprete e il sacerdote dell'universo presso Dio (6-9).

Il salmo 8 ci riporta nell'atmosfera del paradiso terrestre, al momento in cui le creature uscivano luminose e trasparenti dalle mani di Dio (cf Gen 1,1-28)

come manifestazione della sua grandezza e bontà.

In questo inno, che veniva cantato nelle celebrazioni liturgiche del tempio,

Israele trovava un motivo di santa compiacenza nel Signore, che si era preso

cura di lui e l'aveva costituito padrone di una terra d'abbondanza.

L'uomo di cui parla il salmo, esaltandone l'eccelsa grandezza e dignità, è il Cristo.

« In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era "figura di quello futuro" (Rom 5,14)

e cioè Cristo Signore. Cristo che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del Suo Amore svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione... «Egli è "l'immagine dell'invisibile Iddio" (Col 1,15). Quel Gesù, 

che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di

onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli trovasse la morte a vantaggio di tutti. Paolo aggiunge, con le parole del salmo (v.7), che Dio ha posto tutto sotto i piedi del Cristo (cf 1 Cor 15,27), «e lo ha costituito su tutte le cose

a capo della Chiesa, la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose ». Cristo applicò a se stesso il v 3 del salmo.

Dopo il suo trionfale ingresso in Gerusalemme, egli aveva cac-

ciato i mercanti dal Tempio e « gli si avvicinarono ciechi e storpi

nel Tempio ed egli li guarì. Ma i sommi sacerdoti e gli scribi,

vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel

Tempio: " Osanna al figlio di Davide ", si sdegnarono e gli dib

sero: " Non senti quello che dicono? ". Gesù rispose loro: " Sì, non

avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei pro-

curata una lode?"» (Mt 21,14-16).

 
O SIGNORE, NOSTRO DIO
(Sal. 8)
 
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