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ANNA e MARIO DEL BIANCO

 

Anna e Mario Del Bianco
CANTO DEI SALMI

O Signore nostro Dio Ave Maria Grandi cose Proteggimi, o Dio Il Signore è mia luce Grande è il Signore
Sollevate porte Mostraci, Signore Sui Fiumi di Babilonia Beato l'uomo O Regina, voglio lodarti Cantate a Lui
 
 
 
   
O Dio, tu sei qui
 
Testo e Musica di
Mario Del Bianco
 
 
Il vento soffia leggero, c’è il dolce fruscio delle foglie.
Un raggio di sole filtra tra i rami,
voli di uccelli cantano inni a Dio.
Si posa una bianca farfalla da un fiore ad un fiore;
dà un piccolo bacio d’amore ai teneri petali d’oro.
 
Rit.: O Dio, tu sei qui!
Nel silenzio mi guardi e sorridi,
dai forza ad un debole uomo che cerca,
che cerca la vera vita.
O Dio, a te apro il mio docile cuore
e Tu, Padre d’amore mi abbracci
e mi doni la gioia vera.
 
Un giorno di quiete nei prati
l’azzurro del cielo mi ammanta.
Cade una foglia cullata dal vento,
sembra la mano leggera del mio Dio.
A Te, Signore, io canto,
il passato ormai è cancellato
ammiro felice il tuo creato,
a Te, o Signore, sia gloria.

Rit.: O Dio, tu sei qui!

 

 
O Dio, tu sei qui
 
 
Nel correre irrequito della vita di oggi, arriva un momento di pausa e di solitudine per riflettere sul proprio cammino di uomo nella storia e nell'incontro con Dio. L'autore ricorda il momento essenziale del suo incontro personale con il Padre celeste, che attraverso la voce meravigliosa della natura, gli fa scoprire il grande amore che Egli dona a chi si accosta a Lui con umiltà. E allora nel silenzio, nel soffio del vento leggero, nella foglia, che cade lentamente,  si avverte nel profondo la gioia dell'incontro con il Padre dell'Amore, come avvenne al profeta Elia: "... Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: «Che fai qui, Elia?».  Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita». Gli fu detto: «Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore». Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?».  Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore..."  ( 1 Re 19: 10-14). E l'incontro con Dio risveglia nel figlio il desiderio di correre verso una vita nuova, una vita vissuta nell'impegno di essere seguace e testimone del suo amore, in una lode perenne e senza fine.
 

 

 
O DIO, TU
SEI QUI
 
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